Domenico Astuti nasce a Napoli, dove si laurea in Filosofia. Ha abitato a Parigi, Londra, Città del Messico, San Pedro Atitlan. Ha viaggiato per circa cento Paesi, vivendo per due anni in America Latina e per uno in India e Indocina.
Ha seguito corsi di regia e di montaggio (Centro nazionale di cinema UNAM - Città del Messico), stage di regia (con J. M. Straub e D. Huillet, Istvan Szabo e Nanny Loy), di sceneggiatura (con Giorgio Arlorio, Leo Benvenuti, Suso Cecchi D’Amico, Tonino Guerra, Ugo Pirro), di produzione (con Clemente Fracassi). Ha frequentato l’Università di giornalismo di Roma-Camerino. Per due anni è stato borsista nel laboratorio teatrale diretto da Eduardo De Filippo. Per due anni ha frequentato la Scuola di Cinema di Bassano diretta da Olmi e Brenta. Ha seguito lezioni di teatro con Barba e con Fo.
Ha scritto sceneggiature per il cinema (Fino all’estremo, Desiderio Rubato, La vita, per un'altra volta, Di pari passo con la notte, Into paese e Pulecenella) e per la televisione (Classe di Ferro, per Mediaset - Non basta una vita, per Rai1). Ha diretto i film (Il tempo della fine, Mai di venerdì, Fino all'estremo, La vita, per un'altra volta). Ha realizzato numeri-zero per la Televisione e per la Radio. Ha collaborato con Benvenuti e De Bernardi, Cavani, De Concini, Eduardo, Pirro, L. Verdone.
Ha collaborato a documentari in America Centrale. Ha scritto per vari giornali e vari blog (Reporter, Napoli city, Movie, Spigolature). Ha pubblicato la raccolta di poesie Scie Interiori, i racconti Pulque e il romanzo Grand' Hotel des Bains. Per otto anni nel Consiglio d’Amministrazione C.C.D. con cui ha prodotto lavori per Rai3, il film Allullo Drom e corsi di sceneggiatura e regia. Ha ricevuto vari premi per soggetti, sceneggiature e regia. Per tre volte finalista al Premio Solinas.
Negli ultimi anni si è allontanato dal suo ambiente lavorativo. Oggi vive a Roma, insegna, scrive di cinema e narrativa e viaggia.
Qualche notizia in più
Hobby:
Fotografia e cucina.
Serenità:
Camminare per il lungo Senna in maggio. Fare colazione a Paharganj a novembre. Bere un chai a Varanasi a febbraio. Passeggiare in un monastero zen a Kyoto in giugno.
Musica classica:
Satie (Gymnopedie), Beethoven (l'Imperatore), Mascagni (L'intermezzo de "La cavalleria rusticana").
Altra Musica:
Coltrane, Davis, Cohen, Pink Floyd.
Regali dalla vita:
Mia figlia Marta, i quattro film realizzati, i duecento e più viaggi.
I Paesi:
India Settentrionale, Giappone, Guatemala, Marocco.
Le città:
Parigi, Berlino, Città del Messico, Varanasi, Singapore, Kyoto.
Il luogo in cui tornare spesso:
India del Nord.
La passione personale:
Il Cinema, la Meditazione zen.
Complimento gradito:
Hombre vertical.
I romanzi:
Fuga senza fine (Roth), Guignol's Band (Cèline).
I saggi:
L'infinito intrattenimento ( Maurice Blanchot ), La società dello spettacolo (Guy Debord).
I miti politici:
Buenaventura Durruti, Victor Serge, Camilo Cienfuegos.
Il regista:
Orson Welles.
L'attore:
Robert Mitchum.
L'attore del cuore:
GianMaria Volontè.
L'attrice:
Juliette Binoche.
L'attrice del cuore:
Anna Magnani.
Il fascino discreto:
Charlotte Gainsbourg.
Il fascino indiscreto:
Charlize Theron.
I Film del cuore:
Fellini 8 e mezzo, La battaglia d'Algeri, Rapporto Confidenziale, Il Cielo sopra Berlino, Il Mucchio Selvaggio, Un uomo tranquillo, L'infernale Quinlan.
Cibo:
Samosa, Paella, Linguine all'astice, Cassata alla Siciliana.