Abbiamo visto “ Amore e inganni “ regia di Whit Stillman.

Con Kate Beckinsale, Xavier Samuel, Morfydd Clark, Emma Greenwell, Tom Bennett. Genere Commedia, Ratings: Kids+13, produzione USA, Irlanda, 2016. Durata 94 minuti circa. Da giovedì 1 dicembre 2016.

Jean Austen alla fine del Settecento non avrebbe mai potuto immaginare che due secoli dopo sarebbe diventata una delle più prolifiche soggettiste e sceneggiatrici del cinema internazionale. Forse tutta la sua opera deriva da un fatto accadutole appena ventenne, nel 1795 conobbe e s’innamorò di un giovin signore, tale  Thomas Langlois Lefroy, nipote di una famiglia ricca di Steventon, un borgo rurale del Hampshire. La famiglia Lefroy purtroppo ritenne la figlia di un modesto reverendo poco adeguata socialmente per il giovane Tom e come era d’abitudine all’epoca decise di allontanarlo e il giovane nobiluomo obbedì giacché dipendeva economicamente dal prozio e così il matrimonio a cui i due ragazzi speravamo di convolare divenne impossibile. Da allora Jean Austen invece di deprimersi e immalinconirsi iniziò a scrivere storie d’amore e di vita quotidiana. Usando un tono ironico e riuscendo con grazia e acume a descrivere uomini e donne ricchi che vivevano improduttivamente nella campagna inglese e che a volte influenzavano e reprimevano il sogno di felicità matrimoniale delle varie eroine. Le donne sono al centro delle storie, spesso sono il fulcro fondamentale di ogni romanzo, mentre gli uomini appaiono con varie sfumature tra il demente, l’inconcludente, l’inutile e al meglio come traditori delle loro mogli; buoni solo da sposare per farsi mantenere e semmai da tradire con grazia e abilità. Tutti romanzi e personaggi che faranno della Austen forse la prima scrittrice a dedicarsi nei suoi romanzi all’analisi di un certo universo femminile e, come ha scritto Virginia Woolf, l’artista più perfetta tra le donne. E così riuscì a pubblicare e ad avere un notevole successo con Ragione e Sentimento ( film realizzato del 1995 e diretto da Ang Lee, con Kate Winslet, Alan Rickman, Emma Thompson, Hugh Grant ), Orgoglio e Pregiudizio ( da cui sono stati tratti due film nel 1940 e nel 2005, oltre a una serie tv ), Mansfield Park ( diretto da Patricia Rozema nel 1999 ), Emma ( diretto da Douglas McGrath, nel 1996 ) L’abbazia di Northanger ( diretto da Jon Jones nel 2007 ) e vari racconti tra cui Lady Susan ( da cui è stato tratto questo film, Amore e inganni ). Tutte storie con lo stesso sfondo, con personaggi a volte ai limiti del grottesco e in cui il tradimento e l’incomprensione la fanno da padroni. Probabilmente la Austen di quel tempo, e le sue opere riadattate oggi, devono il loro buon successo anche al fatto che la scrittura austeniana non ha in fondo scene descrittive o digressioni narrative mentre i dialoghi la fanno da padrone e sono sempre funzionali alla storia e alle sue dinamiche in maniera ironica o drammatica.

Tra tutti questi film probabilmente Amore e inganni è il meno riuscito, si avvita un po’ troppo su se stesso e si sente che il regista statunitense ha realizzato una lezioncina corretta e abbastanza scorrevole ma i cui meccanismi ( a volte quasi più da teatro boulevard che non alla Austen ) sono smorzati e vanno un po’ troppo a rilento. L’inizio, con la musica usata da Kubrick in Barry Lindon ci mette in un’attesa che però viene meno subito. Buoni invece, anche se un po’ accompagnati, i dialoghi; deliziosa e brava è la protagonista Kate Beckinsale, fotografata al meglio. Una regia pulita ma priva di una chiave di lettura, classica o originale, e quindi senza reali picchi emotivi e stilistici. Insomma un film minore di un racconto minore della Austen, dove tutto il cast funziona ma è straordinariamente convenzionale e prevedibile.

Siamo alla fine del XVIII° secolo a Langford, una bella dama quarantenne Lady Susan ( una brava Kate Beckinsale ) è rimasta all’improvviso vedova e con poche risorse economiche. Si mormora sulla sua dirittura morale e qualcuno afferma che abbia   trascurato il consorte e intrattenuto relazioni con altri uomini e si sospetta che stia già cercando un marito possibilmente molto ricco e un po’ stupido per la giovine figlia in modo da poter riprendere la vita comoda di sempre. Lady Susan che continua ad avere un amante segreto e un’amica a Londra che la spalleggia a suo rischio e pericolo, lascia la sua residenza insieme alla giovane e romantica figlia Frederica, per stabilirsi da dei parenti di suo marito a Churchill, in una magione bella ma terribilmente monotona e lontana dalla vita brillante. Nella quiete e nel lusso, lontana dalle voci maligne che circolano sul suo conto, Lady Susan intende trovare due uomini per lei e la giovane Frederica che le possano sposare.   La cognata Catherine la conosce bene e sa di quali abilità è capace e naturalmente diffida, ma sembra non potere opporsi alla strategia del ragno che attua Lady Susan nei confronti del fratello di lei, Reginald, anch’egli ospite a Churchill. La vedova intende sedurlo per sposarlo e nel frattempo magheggia per far maritare la figlia con il ricchissimo ma ebete Sir James Martin che la ragazza naturalmente non vuole. Sullo sfondo una serie di uomini inutili, inadeguati e manipolabili da una donna bella, egocentrica e abile; qualche imprevisto durante il percorso e un finale che in fondo soddisfa tutti.

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