Emiliano mercoledì 26 novembre 1999
La storia è interessante ma un po’ prevedibile… fosse stato girato a Bruxelles o a Glasgow avrebbe avuto un altro impatto. Purtroppo le storie della porta accanto rompono un po’. Tuttavia ci sono alcuni spunti notevoli. Mi è piaciuto come è stato girato, tosto, senza compromessi: la sua forza ma anche la sua debolezza. Il regista non è Inarritu,e nemmeno Scorsese… E ci sono troppi omaggi e debiti narrativi ( Scorsese, Pasolini, Welles, forse Loach ). Comunque l’uso della Mdp è importante… carrelli, dolly, panoramiche. Il ritmo in alcuni momenti è lento, l’inizio bellissimo ma è distrutto dalla voce dell’attore che fa Marcello. Ma non c’era un attore più decente ?

Massimo giovedì 15 maggio 2001
Film interessante, girato molto bene nonostante i pochi mezzi e gli attori protagonisti non di livello. Un film con un’idea di regia, con alcune riprese veramente belle ( ricorda quella delle finestre in cui succedono contemporaneamente varie storie; il pestaggio notturno…). Una colonna sonora veramente forte e particolare. Una grande fotografia.

Cinefilo martedì 29 gennaio 2008
( la vita riflessa in un televisore )
Forse un film che sarebbe stato Cinema se avesse avuto più soldi.

Marta venerdì 2 marzo 2009
Come capita in Italia, a volte, i film si vedono per caso. Senza sapere bene cosa sono. Questo è un film ‘ forte ‘, senza furbizia dei nostri tempi. Non lineare nel racconto, ma questa è la sua forza. Un po’ Loach – affetto per i personaggi disgraziati, senza moralismi – un po’ Scorsese degli anni settanta. Anche se in alcuni passaggi è angosciante e senza speranze ha nel fondo una pietà estrema. Ad un regista così – e c’è la regia – dategli la possibilità di un altro paio di film e riuscirà ad essere un vero regista di cinema. O è già scomparso ?

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