Abbiamo visto “ Le Ardenne – oltre il confine dell’amore “ regia di Robin Pront.

Con Kevin Janssens, Jeroen Perceval, Veerle Baetens, Jan Bijvoet. Genere Drammatico – Belgio, 2015 durata 96 minuti. Uscita Cinema mercoledì 28 giugno 2017 distribuito da Satine Film.

Un noir cupo e allegorico, diretto con bravura e interpretato con generosità.

Abbiamo trascorso tutto l’anno cinematografico con calma piatta, anche i film dei migliori autori sono risultati minori nelle loro filmografie. E poi da metà maggio escono alcuni film importanti, belli e che resteranno nella memoria; tra i vari Ritratto di famiglia con tempesta, Lady Macbeth e questo noir fiammingo Le Ardenne – oltre il confine dell’amore. Un ottimo debutto dell’esordiente, oggi appena trentenne, Robin Pront realizzato nel 2015, ma giunto solo ora nelle sale italiane, come altri film di questo giugno fortunato cinematograficamente. Un noir minimale e semplice che vede uno scontro strisciante tra due fratelli, uno, violento e pericoloso, l’altro, silente e temporeggiatore che inesorabilmente dovrà portare a un finale drammatico, quasi biblico da grand guignol. Nella periferia di un’Anversa, che definire cupa è forse poco, in case che servono solo a ripararsi dal freddo e dalla nebbia, in locali squallidi in cui non si entrerebbe mai, tra alcolisti, drogati e persone senza speranza eppure così naturali, seguiamo due fratelli nella vita quotidiana, dai ritmi simili ma dalle conseguenze opposte, solo una specie di affetto fraterno li porta a stare assieme, ma una violenza strisciante e un segreto pericoloso condizioneranno le loro vite.

Robin Pront è un giovane regista che mostra una padronanza nella costruzione delle immagini, usa molto i primi piani per raccontare le vite disperate dei tre protagonisti, la loro rabbia e le loro inconcludenze, senza mai indugiare in descrizioni inutili o ripetute, senza lasciarsi andare al lato voyeristico di certo cinema; riesce a rendere bene i caratteri dei due fratelli e a mostrare con coerenza la difficoltà del più piccolo nel comunicare il segreto che vorrebbe svelare all’altro fratello, senza tuttavia riuscirci, e questo lo fa anche con il movimento di lunghi carrelli efficaci e mai stridenti. Forse una pecca è in alcuni passaggi della sceneggiatura che si basa su una pièce teatrale, i personaggi pur credibili e coerenti sembrano portarsi dietro un retaggio non completamente cinematografico e la metafora della condizione umana dovrebbe essere trasformata nel linguaggio.

 

Le Ardenne – Oltre i confini dell’amore è la storia di due fratelli che si contendono la stessa donna, Sylvie ( Veerie Baetens ) fidanzata con il più grande. I tre, Kenneth ( Kevin Janssens ) e Dave ( Jeroen Perceval ) fanno una rapina che vale ma l’unico che viene arrestato e condannato a cinque anni è Kenneth, negli anni di prigione lei e Dave si innamorano, si disintossicano da alcol e droghe e vivono assieme. Quando il fratello maggiore esce dal carcere pretenderebbe che tutto tornasse come prima, Sylvie tra le sue braccia nonostante negli ultimi due non non sia mai andata a trovarlo in carcere e il fratello sempre obbediente e accondiscendente.   Ma il segreto che aleggia tra loro non può durare a lungo e durante un viaggio alle Ardenne dei due fratelli tutto si svelerà in maniera cupa e drammatica.

Un cast ben omogeneo su cui emerge di una spanna Jeroen Perceval ( tra i suoi film, anche come sceneggiatore, ricordiamo Bulhead, 2011 e Borgman, 2013 ), Kevin Janssens ( visto nel film poliziesco MPU ) in un ruolo un po’ troppo statico e prevedibile e Veerle Baetens nel ruolo di Sylvie, una donna in fondo stanca della sua vita e dai desideri semplici e comuni, ( attrice teatrale e televisiva di successo in Belgio ma con soli due film alle spalle di Hans Herbots, Long Weekend e Stormforce ). Da segnalare la bella fotografia di Robrecht Heyvaert.

 

Un noir cupo e allegorico, diretto con bravura e interpretato con generosità.

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