Saint Martin, per chi non lo sapesse, è una delle isole delle Antille più famosa al mondo per un primato che detiene: con i suoi 88 km², Saint-Martin è l’isola abitata più piccola del mondo, divisa fra l’altro da due stati diversi, la sezione meridionale, nota come Sint Maarten, fa infatti parte delle Antille Olandesi; mentre quella settentrionale comprende la Collettività di Saint-Martin ed è una collettività d’oltremare dipendente della Francia.
Restiamo sull’isola per una settimana dove andiamo alla scoperta delle numerose spiagge dell’isola. Alcune da restare a bocca aperta tale la bellezza e la trasparenza dei fondali con le onde che accarezzavano dolcemente quasi a coccolarla la calda spiaggia bianca, altre un pò più “rozze”, con mare schiumoso e spiaggia rocciosa. Ma amche queste avevano il loro fascino. Obbligatoria la tappa alla spiaggia di Maho Bay dove, anche su you tube, si può vedere l’aereoporto che è stato costruito praticamente sulla spiaggia e dalla stessa mettendosi in piedi pare quasi toccare gli aerei in atterraggio. Posto bello e sensazionale, assolutamente da provare. Da vedere è la Orient Bay una lunga striscia di sabbia bianca con mare trasparente, dove vi sono molti piccoli stabilimenti balneari che fittano lettini ed ombrelloni a prezzi convenienti. Con pochi dollari dalla marina di sac de cul è possibile prendere una barchetta – che galeggia in barba a tutte le leggi della fisica – e raggiungere una tranquilla isoletta denominata Ilet Pinel. Un piccolo paradiso. Barbecue sulla spiaggia consigliato. Nell’isola Saint Mareten c’è di tutto! Si va dagli sport acquatici, dal diving, tartuga nuotatrice compresa, dal discreto campo di golf, dai vari campi da tennis, al trekking, alle passeggiate a cavallo lungo le spiaggie e con escursioni via mare. Tutto, credetemi, a prezzi davvero interessanti. Consigliata la messa domenicale celebreata alle sette (!) del mattino con i canti gospel. Di sera tanti, non tantissimi, localini in stile caraibico e inglese niente male. Una discoteca il Bliss, crediamo gestita e/o di proprietà di un italiano. La migliore aragosta che abbiamo mai mangiato è, invece, stata da Jonny “sotto l’albero” un tipico e unico “gazebo” fatto con travi in legno e barbecue artigianale. Il simpatico jonny, che valuta il peso della merce a vista, è una celebrità tra i locali. Musica e balli coinvolgenti inclusi nel prezzo! Gli ultimi tre giorni decidiamo di passarli nell’isola di Anguilla. Una graziosa e serena isoletta a nord di Saint Martin. Si parte ad orari imprecisati, da Marigot, città molto chic posta nella parte francese fatta di negozi abbastanza cari e dalle firme più prestigiose. I ristoranti della marina sono molti carini e ben curati. Un mercatino tipico abbellisce e da colore al paesaggio. Si arriva al porto di anguilla dove non c’è praticamente nulla. Per la somma di 20 dollari, il tipo del noleggio mi rilascia un permesso per condurre. Dopo i primi kilometri fatti faticosamente ci immergiamo in questa magica isola dalle 33 piccole grandi spiagge. La capitale the valley tranne due grandi banche, un supermercato e quache negozietto non ha praticamente altro. In realtà si passa il tempo tra una spiaggia e un’altra. Le strutture tutte molto care, sono posizionate nei pressi delle migliori spiagge. Il luogo è in verità un paradiso terreste si vive bene, si mangia meglio, e si gode fino al calar del sole. I tramonti vanno visti in ogni spiaggia che è posizionata a est. I giochi di colori delle nuvole intorno al sole che cala nel mare è unico.

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