Io, napoletano di e da lontano, nei luoghi e nelle emozioni, riscopro la mia citta’ e la sua polvere grazie a un francese. Laurent Gaude\’.
Ha scritto ” La porta degli inferi “. Un buon romanzo, nella prima parte, intrigante, secco, diretto, glabro. Originale. Come sono i napoletani senza iconografia. La seconda parte è un po’ un delirio per lettori pazienti.
Da leggere, in novembre, nei primi tre giorni. Naturalmente.

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